Roberto Marino, Psichiatra e Psicoterapeuta – Recensione della serie televisiva Dexter
Quali siano le potenzialità strutturanti di un evento traumatico è ancora oggetto di studio e riflessione.
Numerosi psicopatologi si sono soffermati, quasi esclusivamente, sulle potenzialità patogene dell”evento traumatico individuandone, di volta in volta, varie sindromi e patologie come ad esempio ptsd, nevrosi traumatiche, sindromi psicotraumatiche ecc…Pochi si sono soffermati sul trauma come evento strutturante, soprattutto esaminando i rituali di iniziazione; tuttavia una mini-serie, in modo non so quanto voluto, permette di riflettere su alcune peculiarità del trauma.
Mi riferisco alla mini-serie televisiva “Dexter”.
Chi non l”avesse mai vista o volesse vederla non legga ulteriormente queste poche riflessioni per non perdere la suspance e il gusto di provare a prevedere l”evoluzione del telefilm.
Il trauma ha una funzione destrutturante e, al tempo stesso, strutturante sull”apparato psichico.
Se, infatti da una lato rompe i meccanismi di normale funzionamento della psiche provocando dei blocchi delle capacità di mentalizzazione, vedi la sindrome di ripetizione o l”attivazione dei meccanismi paranoidei, dall”altro, ristruttura l”apparato psichico su un nuovo modello di funzionamento.
Dexter e il fratello assistono, da bambini, al massacro della madre e restano chiusi in un container per tre giorni insieme ai suoi pezzi e a quelli di altre donne uccise. Tale evento, evidentemente fortemente traumatico, non esiterà a lasciare il segno su ambedue i fratelli. Mentre Dexter, però, viene adottato dal poliziotto che lo trova, il fratello maggiore viene condotto in orfanotrofio e poi in diversi istituti psichiatrici perché diagnosticata una patologia mentale.
Divengono ambedue serial killer ma, mentre Dexter uccide altri malviventi e serial killer, il fratello diviene un omicida seriale senza remore, ed escogita vari omicidi per “rendere libero” Dexter dalle catene della moralità.
E” proprio qui che si intravede la possibilità dell”evento traumatico.
In entrambi i casi comunque, l”identificazione con il killer li ha resi omicidi seriali, Dexter però ha appreso la “regola” (come la definisce lui stesso) che gli permette, non solo di integrarsi nella società, ma addirittura di assumere un ruolo per cui, se pur in modo non consapevole, gli altri gli sono riconoscenti.
L”evento traumatico, pur se non può non lasciare una terribile traccia nella vita dei malcapitati, oggetto del suo interessamento, se correttamente gestito da sottosistemi non medicalizzati, permette non solo il reinserimento del soggetto nel sistema socio-culturale, ma anche la possibilità di assumere un ruolo rilevante all”interno di esso.
Su queste funzioni, svolte all”interno del sistema socio-culturale, occorre attivare una riflessione.