Il protrarsi dello stress insito nella prolungata gestione dell’emergenza COVID-19 si riverbera sugli operatori impegnati in prima linea, causando delle reazioni acute da stress che se non correttamente gestite potrebbero provocare una incidenza di patologia psichica stimabile intorno al 20% dei soggetti interessati. Fra tali patologie si citano, oltre al post-traumatic-stress disorder, disturbi dell’umore, dell’ansia, disturbi alimentari, burn out ecc….
La letteratura riporta che tali situazioni post emergenziali aumentano in modo statisticamente significativo il tasso di astensione lavorativa. Coerentemente con uno stato emergenziale protratto o il verificarsi di eventi traumatici su larga scala e le succitate conseguenze, emerge la necessità di implementare progetti di prevenzione secondaria rivolti a tutti i soggetti coinvolti nell’emergenza.
Il debriefing è un intervento strutturato e di gruppo, condotto da uno esperto in ambito psicotraumatologico, e si tiene a seguito di un avvenimento potenzialmente traumatico, allo scopo di rielaborare le conseguenze emotive spesso generate da questo tipo di esperienze negli operatori sanitari e socio-sanitari.